martedì 9 novembre 2010
Un sabato forzanovista: Savona e Ventimiglia!
sabato 30 ottobre 2010
Lotta Studentesca al Nautico di Genova
Coordinamento Provinciale Lotta Studentesca
venerdì 29 ottobre 2010
"Stop" alla riforma Gelmini!
Lotta Studentesca, l'associazione degli studenti medi di Forza Nuova, annuncia d'aver compiuto un blitz notturno in oltre 100 città italiane per protestare contro la "Contro-Riforma Gelmini": migliaia di segnali stradali indicanti lo "Stop" sono stati ricoperti da adesivi e volantini recanti la scritta "Alla Riforma Gelmini": "l'iniziativa simbolica segue decine di presidi e mobilitazioni di Lotta Studentescae degli studenti tutti contro la riforma del Ministro Gelmini, unariforma che ci vede in prima linea nella sua contestazione. Come studenti non possiamo accettare e non accettiamo in silenzio di veder distruggere il nostro futuro, negare il nostro diritto all'istruzione. La riforma va esattamente nella direzione opposta rispetto a quanto necessita l'attuale sistema scolastico, tra i peggiori in Europa: anzichè investire denaro per sanare edifici fuorilegge e pericolanti, al posto di investire risorse per combattere il carolibri, si tagliano migliaia di posti di lavoro, si aumenta spropositamente il numero di allievi per classe, in poche parole si costringono gli studenti non abbienti ad un'istruzione scadente. Nonostante la manifesta contrarietà di tutto il mondo scolastico alla riforma, i Ministri Gelmini e Tremonti fanno orecchie da mercante: ignorando rivendicazioni legittime mostrano totale mancanza di coscienza dell'importanza dei giovani per l'Italia di domani."
Coordinamento Provinciale Lotta Studentesca
lottastudentescage@libero.it
lunedì 11 ottobre 2010
PRIGIONE DELLO SPIRITO
Libertà per rafforzare il corpo e conservarsi la salute, libertà all'aria aperta: nelle scuole si rovina gli occhi, i polmoni, i nervi (quanti miopi, anemici e nevrastenici possono maledire giustamente le scuole e chi l'ha inventate!)
Libertà per svolgere la sua personalità nella vita aperta dalle diecimila possibilità, invece che in quella artificiale e ristretta delle classi e dei collegi.
Libertà per imparare veramente qualcosa perché non s'impara nulla di importante dalle lezioni ma soltanto dai grandi libri e dal contatto personale colla realtà. Nella quale ognuno s'inserisce a modo suo e sceglie quel che gli è più adatto invece di sottostare a quella manipolazione disseccatrice e uniforme ch'è l'insegnamento.
Nelle scuole, invece, abbiamo la reclusione quotidiana in stanze polverose piene di fiati - l'immobilità fisica più antinaturale - l'immobilità dello spirito obbligato a ripetere invece che a cercare - lo sforzo disastroso per imparare con metodi imbecilli moltissime cose inutili - e l'annegamento sistematico di ogni personalità, originalità e iniziativa nel mar nero degli uniformi programmi. Fino a sei anni l'uomo è prigioniero di genitori, bambinaie e istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell'ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d'ogni padrone) e servo, schiavo, prigioniero, forzato e burattino rimane fino alla morte.
Lasciateci almeno la fanciullezza e la gioventù per godere un po' d'igienica anarchia!”
Giovanni Papini (1914)
giovedì 23 settembre 2010
Si ricomincia!
Pensa, Agisci, Lotta!
Coordinamento Provinciale Lotta Studentesca
martedì 15 giugno 2010
domenica 30 maggio 2010
Milano, 22 maggio: Manifestazione contro il potere finanziario e l'usura bancaria
Genova c'è.
Sabato 22 maggio eravamo tanti, decisi e determinati. 100, 300, 500, 1000? … Decine di video e infinite immagini sul web parlano al posto delle veline della Questura e dei media. Centinaia i camerati bloccati ai caselli autostradali e nelle stazioni. Una piazza militarizzata. Un intero quartiere militarizzato da un imponente dispositivo di uomini delle Forze dell’Ordine in assetto antisommossa, non ha consentito a nessuno di arrivare in piazza Aspromonte.
Avevamo promesso una manifestazione e nonostante divieti dell’ultima ora, minacce, pressioni di ogni genere l’abbiamo fatta.
Siamo stati caricati senza alcun motivo, avevamo forze preparate e preponderanti che ci avrebbero consentito di rispondere militarmente e di sfondare il cordone delle FdO.
Abbiamo deciso, responsabilmente e per il rispetto che abbiamo delle istituzioni, di NON proseguire oltre.
Avremmo potuto farlo. Lo sanno i responsabili della piazza, come lo sanno le decine di giornalisti presenti. Noi sappiamo cosa è successo e cosa avrebbe potuto succedere.
Sabato 22 maggio Forza Nuova ha ribadito, attraverso l’azione responsabile, che non è disposta a rinunciare alla propria agibilità politica. Questo se lo mettano bene in testa le istituzioni, i nemici della Patria ed i loro squallidi lacchè. Non consentiremo a NESSUNO di toglierci l’agibilità politica che ci siamo guadagnati sul campo con coraggio, volontà e determinazione.
Nonostante il boicottaggio delle istituzioni e la patetica levata di scudi degli epigoni dell’antifascismo militante – sempre pronti a reagire quando FN attacca pubblicamente i pilastri del mondialismo (è ancora vivo il ricordo dell’attacco di cui è stata oggetto FN, da parte dei centri sociali, quando nel novembre del 2000 organizzò un contro-convegno volto a denunciare le pratiche sovversive della cosiddetta Commissione Trilaterale, in quei giorni riunita a Milano) – il nostro movimento ha gridato in faccia all’oligarchia ed ai suoi servi che, in tutta Europa, esistono donne e uomini non disposti ad accettare supinamente la loro perversa volontà.
Gianni Correggiari, Nikolaos Michloliakos (di Alba d’Oro – Grecia), Manolo Canduela (di Democracia Nacional – Spagna), Laszlo Toroczkai (HVIM – Ungheria) e Roberto Fiore hanno spiegato chiaramente le ragioni dei popoli e denunciato l’enorme azione sovversiva, condotta ai danni delle nazioni europee dai parassiti dell’alta finanza e dai politicanti loro camerieri.
Noi non ci fermeremo. Nessuno potrà farlo. Grazie Laszlo, grazie Manuel, grazie Nikolaos! Un ringraziamento anche ai camerati rumeni di Nuova Drepta presenti alla manifestazione.
Cronaca di una giornata militante a Pavia
1/05/10
Una rappresentanza del nucleo genovese di FN e di LS ha visitato il CSO BARBAROSSA, stabile occupato dai camerati pavesi, con l'aiuto di diverse realtà d'area della zona.
L'occupazione è a scopo abitativo, ogni giorno decine e decine di persone, a causa di vicissitudini familiari o di speculazioni bancarie, perdono un tetto sotto il quale vivere, e sono costretti a farsi ospitare da parenti o amici nel migliore dei casi, altrimenti il posto in strada o sotto ad un ponte è, tristemente, assicurato.
Inoltre il CSO BARBAROSSA si propone anche come spazio aperto a tutti coloro che condividono idee non conformi, pertanto è anche spazio per esprimere le proprie opinioni e la propria creatività, parole dimostrate dalle prossime iniziative che gli "occupanti" hanno intenzione di portare avanti, come l'esposizione delle opere facenti parte del concorso "Arditarte", organizzato da Lotta Universitaria e l'associazione culturale Ordine Futuro.
Arrivati, ci danno il benvenuto degli enormi murales, presenti sulla facciata dello stabile.
Conosciamo subito i ragazzi presenti, che, molto cordialmente, ci offrono una birra, prima di iniziare il tour dello stabile. Enorme. Conosciamo chi ha fatto le "opere" presenti sul BARBAROSSA, un vero artista. Usciamo nel cortile circostante l'edificio, ci fermiamo a parlare per un'oretta. Militanza, situazione in città, occupazione sono i nostri argomenti, contornati dalla consueta goliardia. Ci accingiamo a ritornare nella vecchia Zena, non prima però, di una foto dinnanzi allo stabile. Salutiamo i ragazzi, davvero gentili, simpatici ed ospitali. E ci mettiamo in viaggio.
Il 3 maggio ci arriva una bruttissima notizia. Purtroppo nella mattina del giorno stesso il centro sociale è stato sgomberato dalle forze dell' (dis)ordine, che da serve delle reazione, hanno fatto irruzione nello stabile fermando un occupante e portando via tutto ciò che era presente all'interno. Ci fa riflettere e arrabbiare in maniera particolare il comportamento di chi, di fronte ad una realtà in espansione che si premette di aiutare i cittadini in difficoltà, è celere a reprimere e sgomberare uno spazio veramente sociale, non come quelli frutto di una malagestione comunale o gestiti da forze politiche diverse, che li usano solamente per aver un luogo dove svolgere le proprie attività illecite. Dopo questo fatto ci troviamo ancora più vicini ai ragazzi pavesi e gli esprimiamo la nostra più sentita solidarietà!
giovedì 29 aprile 2010
Ciao Sergio!
sabato 24 aprile 2010
25 Aprile
Il giorno 25 aprile verrà ricordato per sempre da tutti i veri italiani, ma non solo, come un giorno di festa, in cui le barriere furono abbattute. e una nuova frontiera della comunicazione fra uomini liberi ebbe inizio. Ci dissociamo da chi vede questo giorno come negativo, anzi, noi lo apprezziamo tantissimo, anche perchè, senza il 25 aprile, molto probabilmente, ora non potremmo guardare una libera tv, o ascoltare le nostre stazioni radio preferite, in nome della libertà.